Mantenere ferma la motivazione della dieta quando non si vedono i risultati è frustrante. Nonostante le rinunce, e la fame, l’ago della bilancia conferma il fallimento, non sono dimagrita! Cosa faccio di sbagliato, perché non dimagrisco? È fondamentale conoscere il proprio metabolismo basale! Cioè, sapere qual è il proprio dispendio energetico a riposo. E quanto si consuma stando a riposo? È la nutrizionista che può fare il calcolo, in modo corretto, del metabolismo basale. Ogni fisico è diverso, ogni corpo ha problemi e soluzioni personali. Affidarsi al web o seguire i consigli di un’amica non è mai la soluzione giusta! I parametri da considerare sono molteplici; se si svolge attività fisica, se si ha una vita sedentaria, se ci sono problemi ormonali e, poi, gli esami del sangue vanno sempre eseguiti. Se si vuole dimagrire sarà necessaria un’alimentazione che porti ad un deficit calorico, cioè, a consumare pasti con meno calorie rispetto a quante se ne consumano quotidianamente stando a riposo. La scelta dei cibi diventa fondamentale e non può essere né casuale, né dettata da una valutazione superficiale. Può succedere che alcuni alimenti siano particolarmente ricchi di calorie, non sfamano ma ingrassano! Inoltre l’apporto basale, cioè la necessità dell’organismo, va sempre garantita.
Nutrienti, vitamine e minerali non devono mai essere esclusi dalla dieta. La nutrizionista valuta l’alimentazione anche tenendo conto della presenza di eventuali patologie personali. Ecco perché è importante rivolgersi ad un professionista! Bisogna fare un quadro capillare della situazione e capire qual è l’alimentazione soggettiva più adatta, proprio perché ogni individuo ha una valutazione personale. Inoltre, la dieta, deve essere sempre fattibile, soprattutto a lungo termine perché non va vista come dieta ma come stile di vita, perché è importante passare ad una alimentazione più sana. Il cibo è un carburante, fare la dieta non vuol dire rinunciare, o fare la fame, ma nutrirsi consapevolmente!