In condizioni fisiologiche, le cellule si dividono e si riproducono in base alle necessità dell’organismo, il processo si ferma quando il compito di rigenerazione, rimpiazzo, o crescita cellulare è ultimato. Nei tumori, questo delicato equilibrio è compromesso e la cellula continua a riprodursi senza controllo. La morte cellulare programmata è una barriera naturale che limita la sopravvivenza e la diffusione delle cellule maligne. Tuttavia, le cellule tumorali sviluppano varie strategie per eludere la morte cellulare programmata generando mutazioni genetiche o modificazioni epigenetiche nei modulatori chiave dei percorsi di morte cellulare programmata. L’esposizione ambientale, l’alimentazione, lo stile di vita e fattori microbici influenzano le interazioni ospite-tumore. Il cibo è un fattore importante nel determinare l’incidenza del cancro in molti paesi. Il cibo può avere sia effetti positivi (preventivi), che negativi (cancerogeni). L’apporto calorico totale sembra avere una forte influenza positiva sull’incidenza del cancro. Di recente è stata fornita una nuova prospettiva sui meccanismi biologici mediante i quali l’obesità può influenzare lo sviluppo di tumori. Il digiuno porta a cambiamenti nell’attività di molte vie metaboliche e le cellule cancerose, disobbedendo agli ordini anti-crescita dettati da queste condizioni di fame, possono avere la risposta opposta delle cellule normali e quindi diventare sensibilizzate alla chemioterapia e ad altre terapie antitumorali. La risposta delle cellule sane al digiuno è evolutivamente conservata, conferisce protezione cellulare e, almeno in organismi modello, la durata della vita e della salute. Il digiuno e la restrizione calorica hanno anche la capacità di promuovere effetti rigenerativi tramite meccanismi molecolari, alcuni dei quali sono stati implicati nel cancro. La restrizione calorica è un regime dietetico con un contenuto calorico molto basso (in genere tra 300 e 1100 kcal al giorno). I dati suggeriscono che il digiuno periodico può indurre cambiamenti metabolici che ritardano la crescita delle cellule danneggiate, senza gli effetti collaterali negativi e le limitazioni associate alla restrizione calorica cronica. Sono molteplici gli studi che dimostrano una risposta positiva al digiuno da parte delle cellule e nella secrezione degli ormoni, tale da permettere la riduzione dei fattori di rischio per molte patologie e soprattutto per il cancro. Si è visto che un’associazione tra dieta mima digiuno (MDM), digiuno e restrizione calorica determina una risposta positiva migliore in concomitanza con le principali cure chemioterapiche. Si è visto, comunque, che una restrizione calorica cronica determina più effetti avversi rispetto ad una restrizione calorica o MDM per un periodo breve. Vi è una riduzione di tutti gli effetti collaterali della chemioterapia, per un miglior mantenimento della salute delle cellule sane e una riduzione delle cellule cancerogene. Una dieta MDM fatta per 5 giorni ogni 3 mesi in assenza di patologie può avere un importante effetto preventivo e un miglioramento della durata e della qualità della vita. Una dieta che deve essere sempre guidata e seguita da un professionista che valuti e individui le necessità personali.
EFFETTO DELLA RESTRIZIONE CALORICA SULLO SVILUPPO DEI TUMORI
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