Nutrirsi con Amore Nutrirsi con amore COME DEVE NUTRIRSI UNA MAMMA CHE ALLATTA?

COME DEVE NUTRIRSI UNA MAMMA CHE ALLATTA?

Tutti gli studi scientifici confermano come l’allattamento al seno sia il più adeguato per il neonato e come porti ad un benessere psicofisico anche per la madre, ed è fondamentale per creare una relazione psicologica tra mamma e bambino. Un legame primario dove gli acidi grassi, presenti nel latte materno, contribuiscono allo sviluppo della sostanza bianca cerebrale che migliora le funzioni cognitive e intellettuali del bambino, oltre a migliorarne lo sviluppo neurologico e sociale. Il contatto materno assume quindi un elemento importante per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e del sistema endocrino. Diventa, così, importante strutturare un’alimentazione equilibrata e il più possibile varia. Non serve un regime alimentare specifico se si segue una sana dieta alimentare, ben bilanciata, che è la condizione ideale da mantenere sempre, per una buona salute, e non solo in particolari periodi, come l’allattamento. L’alimentazione seguita durante la gravidanza influenza la secrezione lattea e un neonato, nutrito al seno, beneficerà di tutti quei principi nutritivi necessari alla sua buona crescita. Come sempre è fondamentale la qualità del cibo, siamo ciò che mangiamo e prestare la giusta attenzione ai prodotti che consumiamo è la base per una buona condizione fisica! Cosa e come deve mangiare una mamma che allatta? Innanzitutto è importante bere almeno due o tre litri di acqua al giorno o, comunque, consumare bevande come estratti di frutta, spremute ma anche un bel brodo di carne o un brodo vegetale. In termini di calorie, considerando un apporto quotidiano di circa 2000 kcal, è consigliato introdurre un’ulteriore fonte proteica di circa 400 kcal al giorno. Nelle giuste quantità si può mangiare tutto ma durante l’allattamento è opportuno evitare alcuni alimenti e alcune bevande, come l’alcol, il caffè o il tè che potrebbero provocare irritabilità nel bambino, ma anche insonnia o disturbi alla pancia del piccolo. Tra i cibi da evitare ci sono quelli provenienti da una raccolta, o coltivazione, non certificata che potrebbero essere contaminati, poiché non sottoposti a controllo, e potrebbero rilasciare alcune molecole in grado di arrivare al latte materno. Gli alimenti troppo salati, o troppo dolci, ricchi di colesterolo o contenenti additivi, vanno evitati o drasticamente ridotti. Il latte, poi, può cambiare gusto e sapore se si mangiano alcune spezie come il peperoncino, la curcuma o la noce moscata, o se si consumano quantità importanti, per esempio, di cipolla, aglio o zenzero. E ci sono verdure che possono creare al bimbo gonfiore addominale come il cavolo, i broccoli, i peperoni e i cetrioli, ma anche la cioccolata può creare malumori nel lattante. Il consiglio è quello di non stravolgere le proprie abitudini alimentari, purché sia una dieta varia e ricca di nutrienti in equilibrio con il proprio fabbisogno, un bambino che, attraverso il latte, conosce in modo delicato nuovi sapori sarà poi più disposto a mangiare diversi alimenti durante la crescita. Tuttavia, per un piano alimentare bilanciato, in un momento così delicato come l’allattamento ci si può rivolgere alla biologa nutrizionista che saprà rispondere adeguatamente alle esigenze alimentari individuali. Curare la propria alimentazione è un grande segno di responsabilità!

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