CIBO E EMOZIONI

È successo a tutti di mangiarci un’intera scatola di biscotti perché eravamo tristi, o ansiosi per una scadenza imminente o anche per rabbia! Ebbene, terminati i biscotti, abbiamo scoperto che le emozioni giocano una parte fondamentale nel nostro rapporto con il cibo. Un equilibrio davvero delicato che gioca un ruolo fondamentale, quando il nostro peso è dominato dalle emozioni. Non ingrassiamo perché siamo golosi ma perché le emozioni hanno facilmente il sopravvento nel nostro rapporto con il cibo. Talvolta basta un odore, a far riemergere un ricordo dell’infanzia, e il desiderio si trasforma in un vortice impetuoso che ci porta a mangiare quel cibo anche se non abbiamo fame. Li per lì ci sentiamo appagati, contenti ma anche consapevoli di non saper gestire quell’impulso e ecco che arriva il senso di colpa! Spesso si mangia per noia, per riempire un senso di solitudine o per tenere a bada lo stress. Abitudini sbagliate che trasciniamo da anni nel nostro quotidiano e che, talvolta, diventano un rito difficile da spezzare creando un circolo vizioso. La fame emotiva non ci nutre, ma prende il sopravvento sulle reali necessità di cibo e ci porta a mangiare in modo compulsivo. Nutrirsi assume tante sfaccettature, siamo ciò che mangiamo e, spesso, le abitudini alimentari sbagliate nascondono un aspetto emotivo. Il cibo consumato come gratificazione diventa un aiuto, un sostegno delle difficoltà. I segnali sono tanti e ne abbiamo anche la consapevolezza ma, può succedere, che preferiamo ignorarli. Quando il nostro peso, poi, diventa un disagio comprendiamo che è necessario controllarsi e trovare i giusti rimedi. Il primo passo da fare è quello di affidarsi ad una specialista della nutrizione. Seguire la dieta che va di moda, o quella proposta da qualche vip che promette sette chili in sette giorni può anche portare a dei risultati, ma potrebbe non essere salutare perché squilibrata e nel lungo termine stressarci o non fattibile. Rivolgersi alla nutrizionista significa iniziare un percorso, imparare ad ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda e cambiare, in modo consapevole, il nostro rapporto con il cibo. Una dieta che funziona è quella cucita sulle nostre abitudini che, senza trascurare i bisogni nutrizionali, segue il nostro ritmo di vita e le nostre preferenze alimentari. È la nutrizionista che può calcolare il nostro reale fabbisogno calorico e aiutarci, con la dieta, a modificare quelle abitudini sbagliate dove le emozioni prendono il sopravvento. Cibo ed emozioni possono camminare insieme e la consapevolezza ci aiuterà a gestirne il giusto equilibrio.

Correlati